Domenica 4 Luglio. Ore 11:00.

Valeria Bracci, pronipote di Amos Nattini è in visita al castello di Tagliolo.

Le opere del suo prozio sono esposte al centro della sala e illuminate da una flebile luce puntata proprio su quelle bellissime illustrazioni vecchie di un secolo.

La magia è tanta e solo Valeria può provare e capire l’emozione di star osservando un segno indelebile della storia della propria famiglia, un libro che ricorda il passaggio di un importante figura storica che, proprio come tutti noi, ha camminato sul nostro splendido pianeta, lasciandosi alle spalle un altrettanto meravigliosa opera.

Presa dall’emozione, Valeria ha iniziato a mostrarci alcuni bozzetti e scritti del pittore e illustratore Amos Nattini, raccontandone le storie attraverso i lunghi anni che portavano sulle spalle.

Alcuni disegni ed elaborati sarebbero poi diventati le illustrazioni presenti nella sua rielaborazione della divina commedia di Dante Alighieri del 1321.

Qui a sinistra si può notare una delle illustrazioni del “paradiso” della divina commedia mentre a destra il ritratto della moglie di Amos Nattini.

Valeria si è anche soffermata a lungo sulla volontà unanime del consiglio comunale di Collecchio di rinominare la piazza di Gaiano per dedicarla al pittore Amos Nattini, città in cui quest’ultimo fu’ il primo sindaco dopo la guerra nel 1945.

La decisione è stata presa dopo aver constatato l’importanza dell’illustrazione della divina commedia in concomitanza con l’anniversario per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Una notizia che scalda il cuore e che attribuisce ancora più valore alla figura del pittore e poeta e che sicuramente riempie di orgoglio Valeria e tutti i rami della famiglia che Amos Nattini si è lasciato alle spalle.

Qui in basso potete trovare gli articoli di giornale che parlano più nel dettaglio dell’avvenimento sopracitato.


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